“Non sono un artista, non mi definisco tale.

Mi hanno definito in tanti modi, ma credo che

 l‘epiteto che più mi si addice sia Cultore della Materia”

 

Niccolò Calvi di Bergolo nasce a Torino, da Vittorio Calvi di Bergolo (Generale di Cavalleria del Regno d’Italia) e Marcella Groppallo Saporiti. Vive a Milano la sua infanzia e si diploma all’Università di Milano in Scienza Politiche. Inizia la sua attività artistica fin da giovane: dall’età di 18 anni lavora nel suo atelier di Corso Venezia a Milano. Insegna per 10 anni al politecnico di Milano design e architettura come collaboratore dell’architetto Arnaboldi.

Arriva a Piovera da Milano nel 1967. I primi anni gli servono per prendere coscienza e misura di una realtà prima soltanto immaginata e poi affrontata in tutta la sua inderogabile concretezza. È l’inizio di una straordinaria vicenda, per dare una possibilità di convivenza alle grandi passioni della sua vita: la natura, la terra, l’agricoltura, l’arte grafica e la scultura.

Ha esposto in personali e collettive a Milano, Genova, Roma, Parigi, Sanremo, Asti, Alessandria, Acqui, Vigevano, Portovenere.

Nel 1960 ha presentato “Strutture geometriche” abbinate a elementi di Lucio Fontana al Museo della Scienza e della Tecnica di Milano.

Nel 1997 ha realizzato una gigantesca installazione in movimento, “Composizione per la Musica” in occasione del Salone della Musica al Lingotto di Torino.

Nel 2016 ha realizzato la mostra “Sofferenza Materiali” al Teatro Dal Verme di Milano in occasione del concerto del pianista SavoldiBellavitis. L’evento di beneficienza aveva lo scopo di raccogliere fondi per i terremotati di Amatrice.

Nel 2018 ha esposto alla BIAS di Palermo.

Nel 2020 ha esposto a Petra alla Modernantiquaria

Dal 2012 fa parte del GRUPPO 7, gruppo di artisti locali che espone in tutto il Nord Italia.

Dal 2003 organizza, insieme all’Associazione Culturale il Gufo di Piovera e al Gruppo 7, la mostra“Fossili Moderni” che ha lo scopo di presentare alla comunità locale l’arte locale.